Chrome per Android è quasi interamente open source

Chrome, lanciato nel settembre 2008 da Google, è diventato il browser leader nel segmento desktop, essendo utilizzato da circa un quarto degli utenti di internet. Un fatto che forse non tutti gli utilizzatori sanno è che Chrome è basato sul browser open source Chromium, progettato anch’esso dagli sviluppatori di Google.

Fino ad ora la versione di Chrome per Android differiva da quella per il desktop perché il codice non era open source, ossia il codice dell’app non era disponibile pubblicamente per altri sviluppatori che desiderassero osservarlo, modificarlo e usarlo per le loro applicazioni. Da adesso tutto questo è possibile.

Chromium
Chromium

In un post su Reddit uno sviluppatore del team di Chrome per Android ha scritto che il mobile browser di Mountain View è “quasi interamente” open source. Il “quasi interamente” deve essere intrepretato dal fatto che Google intende riservare alcune funzioni, in particolare quelle che comunicano con gli account degli utenti registrati su Google, per la propria versione commerciale di Chromium, ossia il browser Chrome per desktop.

Dal momento che la maggior parte degli introiti di Google provengono da indagini pubblicitarie particolarmente mirate che raccolgono un’enorme massa d’informazioni di coloro che ne utilizzano i servizi, occorre mantenere il controllo sulle tecnologie (motore di ricerca, Gmail e così via) che ne alimentano la raccolta di dati.

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Il copyright e la proprietà intellettuale, ossia il modo in cui Google protegge le tecnologie che lo fanno guadagnare, sono antitetiche con l’idea di open source, ossia la condivisione totale e gratuita del codice sorgente di un software.

In sé stesso il browser non genera guadagni e, aprendolo all’open source, Google ne ricaverà immediati benefici attraverso i miglioramenti che le ricerche di migliaia di sviluppatori indipendenti porteranno a diversi funzionalità del browser, come ad esempio tempi di caricamento e ottimizzazione nel rendering.

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Ora che Chrome per Android è stato reso open-source attraverso una versione di Chromium, gli sviluppatori possono implementare nuovi browser per dispositivi mobili con funzionalità particolari a seconda del tipo di app che intendono progettare, utilizzando lo stesso codice che fa funzionare il potente browser per desktop di Google, usato da un utente del web su quattro.

Chromium ha già contribuito a sviluppare browser per desktop alternativi come Opera e Vivaldi, quindi ci si deve aspettare che accada lo stesso con nuovi browser per dispositivi mobili Android.