Oggi Uber ha annunciato in post pubblicato sul suo blog la decisione di introdurre una sperimentazione della forma di pagamento in contanti in India, a Hyderabad. L’esperimento segue quello di qualche giorno addietro che consente agli utenti di Uber in alcune città dell’Unione Indiana di poter inviare un segnale d’allarme alle forze dell’ordine in caso di pericolo.
Per il gigante globale del trasporto a breve raggio di persone si tratta del primo esperimento del genere al mondo. Uber ha giustificato tale intendimento con l’esigenza, in talune regioni del globo, di conformarsi con il tradizionale pagamento in contanti e lo scarso utilizzo del pagamento di servizi con carta di credito.
“Il consumatore indiano è abituato a pagare in contanti e questa è una tradizione difficile da soppiantare” ha dichiarato il general manager di Uber Hyderabad, Siddharth Shanker. “Anche se il pagamento elettronico nel subcontinente indiano sta crescendo, sentiamo comunque la necessità di offrire il servizio in contanti, per allargare la fascia di utenza potenziale di Uber.”
La decisione implica un evidente cambio di strategia per Uber, che deve gran parte del suo enorme successo proprio alla validità e alla forza dell’interazione della presenza online e alla possibilità di pagare su carta.
L’esperimento di Hyderabad sarà portato a termine in una settimana e sarà disponibile unicamente nella cinta urbana della metropoli di 3 milioni e seicentomila abitanti, capitale dello stato di Andhra Pradesh, nell’India centro meridionale. Gli utenti di Uber potranno scegliere con quale modalità pagare la loro corsa prima di effettuare la prenotazione online e non sarà necessario possedere un credito positivo sul portafoglio elettronico adottato da Uber India.
Resta il fatto che per poter pagare in contanti occorrerà sempre essere iscritti a Uber mediante carta di credito o portafoglio elettronico. La compagnia sottolinea che fenomeni di mercanteggiamento con gli autisti sulla tariffa saranno tassativamente vietati.
