Il 2011 di Apple: un anno di transizione? Mica tanto…

Anche il 2011 sta per volgere al termine e con esso se ne vanno molti ricordi ed esperienze. E’ stato un anno davvero particolare per l’azienda di Cupertino che ha visto tra gli episodi più importanti la morte di Steve P. Jobs, l’uomo che nel lontano 1 Aprile 1976 insieme all’amico Steve Wozniak ne è stato il fondatore. È stato un anno di grandi successi, basti pensare ai record dei risultati dei trimestri fiscali, ai nuovi prodotti inseriti nel mercato, alle grosse novità software e all’enorme successo ed espansione degli Apple Store in giro per tutto il mondo.

Al numero 1 di Infinite Loop l’anno è cominciato subito con il botto con il lancio del Mac App Store, un store simile a quello per i dispositivi iOS, annunciato all’evento Back to the Mac del 20 Ottobre 2010 e rilasciato il 6 Gennaio 2011. Il nuovo negozio online vide durante il primo giorno ben 1 milione di download. Dopo qualche giorno arrivò però la triste notizia del congedo provvisorio dalla carica di CEO da parte di Jobs per motivi di salute. Il suo posto fu preso da Tim Cook.

Il mese di Marzo è stato caratterizzato dalla presentazione della nuova generazione di iPad. Steve Jobs fece di tutto per non mancare all’evento e fu proprio lui a presentare al pubblico la sua nuova creazione: l’iPad 2. Rispetto al precedente modello quest’ultimo è dotato del nuovo processore dual-core A5, presenta un design del tutto rinnovato (27% più fino) ed aggiunge una fotocamera posteriore ed una anteriore per supportare Facetime. Le vendite di questo dispositivo andarono subito alle stelle costringendo Apple a ritardare la vendita in molti paesi del mondo.

Nei mesi di Aprile/Maggio le vendite di iPhone 4 tornarono vertiginosamente a crescere, merito del tanto atteso iPhone 4 bianco rilasciato inaspettatamente dopo un lungo periodo in cui si pensava fosse stata abbandonata la sua produzione per problemi legati al sensore di prossimità. In questi mesi Apple ha aggiornato anche la linea dei computer desktop e portatili, introducendo negli iMac e nei nuovi Macbook i nuovi processori Intel Sandy Bridge, la fotocamera HD e la fantomatica porta Thunderbolt. Il successo inarrestabile dei Macbook Air costringe Apple ad eliminare il Macbook bianco ed ad affidare a questi nuovi e veloci portatili le richieste degli utenti consumer.

Dal 6 al 10 Giugno si svolge al Moscone Center di San Francisco l’assemblea annuale degli sviluppatori. A presiedere l’attesissimo keynote c’è ancora una volta Steve Jobs (sarà il suo ultimo evento). Vengono presentati i nuovi sistemi operativi: iOS 5 e Mac OS X Lion. Nel sistema operativo mobile viene migliorato il sistema delle notifiche, la velocità di Safari, l’integrazione con Twitter e vengono aggiunte nuove funzioni come l’Edicola, Reminders, iMessage e tanto altro ancora. Nel sistema operativo per computer invece vengono introdotte una serie di nuove funzioni per renderlo più simile alla praticità d’uso di iPad: Launchpad, Mission Control, Salvataggio automatico (versioni), Full screen, nuove gestures multi-touch ecc. Per la prima volta la principale via di distribuzione è il Mac App Store, vengono abbandonati i supporti fisici. La novità più importante però riguarda iCloud, un nuovo servizio che sostituisce Mobile Me. iCloud sincronizza automaticamente i contenuti (foto, musica, documenti, salvataggi di giochi, applicazioni, back-up…) tra i diversi dispositivi. Non viene presentato  nuovo hardware, i fan che attendevano il nuovo iPhone rimangono delusi.

Pochi giorni dopo Steve Jobs presenta al consiglio comunale di Cupertino il progetto del nuovo campus in grado di contenere più di 13 mila dipendenti su un’area di 850 mila mq. Si presume venga cominciata la costruzione nel 2014.

Il 24 Agosto a sorpresa sempre per motivi di salute Steve rilascia le dimissioni da CEO di Apple con le famose parole: “Ho sempre detto che se mai fosse arrivato un giorno in cui non riuscivo più a soddisfare i miei doveri e aspettative, come CEO di Apple, sarei stato il primo a farmi da parte”. Al suo posto prende definitivamente comando Tim Cook.

Il 4 Ottobre viene finalmente presentato il nuovo modello di iPhone con l’evento denominato “Let’s talk iPhone” avvenuto nella sala conferenze del campus di Cupertino. A presiedere il keynote c’è per la prima volta in veste di CEO Tim Cook che prende parola all’inizio e alla fine lasciando l’onore della presentazione ai vari Phil Schiller e Scott Forstall. Il nuovo iPhone 4S presenta il medesimo design ma introduce una nuova fotocamera da 8 megapixel, una nuova concezione delle antenne, un chip dual-core A5 e soprattutto Siri: il nuovo assistente vocale.

Due giorni dopo arriva la tragica notizia della morte di Steve Jobs. Nella homepage di Apple resta per parecchio tempo la foto del suo uomo simbolo nonchè fondatore. Il mondo della tecnologia e non solo resta in lutto per parecchi giorni, a dimostrazione dell’affetto e della stima verso a questo uomo che possiamo tranquillamente definire “genio”.

Gli esperti del settore hanno definito questo di Apple come un anno di transizione, un anno in cui non sono stati introdotti nel mercato dispositivi degni dell’attesa dei fan. Possiamo essere d’accordo ma in maniera limitata. A mio parere il 2011 di Apple dal punto di vista del software è stato uno degli anni più importanti di sempre in cui gli uomini di Cupertino hanno costruito le basi per i prossimi anni. iCloud e Siri sono la dimostrazione di questo enorme potenziale. Dal lato hardware invece hanno costruito un dispositivo come iPad 2 che ha monopolizzato il mercato dei tablet, un iPhone 4S che nonostante la grande delusione rimane ancora uno dei leader (se non il leader) del mercato degli smartphone. iMac e Macbook non hanno subito nessun restyling ma hanno avuto numerosi aggiornamenti nel corso dell’anno.

Cosa aspettarsi dal 2012? Sicuramente un iPhone 5 con un probabile schermo da 4 pollici, nuovi Macbook Pro che eliminano il supporto ottico a scapito di un SSD come avviene già nei Macbook Air. Ma questa è un’altra storia…