Ieri, giovedì 11 giugno, Twitter ha fatto alcuni importanti annunci, fra cui quello delle dimissioni dell’amministratore delegato Dick Costolo.
Il CEO era in carica ormai da cinque anni e la sua uscita di scena, di certo non inaspettata, ha fatto subito schizzare alle stelle il titolo dell’azienda cinguettante.
Un’altra notizia piuttosto interessante è la decisione, entro il mese di luglio, di eliminare il limite di 140 caratteri per i messaggi diretti fra utenti, portandolo a 10000.
Si badi bene: per i classici tweet il limite resta, anche se con la rimozione della suddetta limitazione non è da escludere che tale limite possa essere, se non rimosso, quantomeno rialzato.
Consideriamo infatti che, quando fu concepita l’idea di Twitter, si ottimizzò il formato per l’invio di cinguettii attraverso messaggi di testo da telefoni cellulari e il numero di 140 caratteri fu appunto dovuto a questa limitazione.
Dal momento che quei giorni sono ormai passati e che viviamo in un’era in cui immagini, video e gif popolano i nostri tweet, l’aumento dei caratteri disponibili potrebbe rendere il servizio un po’ più usabile e al passo con i tempi nuovi. Chi può saperlo?
Questi annunci sono stati diramati in concomitanza con la notizia che fra breve a tutti gli sviluppatori sarà consentito l’accesso alle API facendo sì che i progetti di nuove applicazioni esterne possano approfittare delle opportunità date dal nuovo limite di 10000 caratteri per i messaggi.
Tale cifra potrebbe certamente essere esagerata per i tweet pubblici, ma l’ipotesi di raddoppiare l’attuale limite fino a 280 caratteri, oppure portarlo a 512, potrebbe essere una buona mossa per l’azienda.
