Appena un anno fa Apple ha rilasciato Research Kit, uno strumento opensource che promette di aiutare i ricercatori e gli sviluppatori nella creazione di applicazioni che potrebbero un giorno rivoluzionare la ricerca medica e la medicina. Come?! Grazie alla statistica.
Tralasciando tutte le discussioni inerenti la Privacy personale, Apple chiede a quei 700 milioni di persone che hanno in tasca un iPhone di aderire al programma, in modo da fornire ai ricercatori un’enorme mole di informazioni che possa aiutarli nella ricerca medica.Gli ambiti interessati sono diversi, vanno dal cancro al morbo di Parkinson, dall’asma alle malattie cardiovascolari per poi passare al diabete.
Considerando che le adesioni al programma saranno tutte su base volontaria, questo tipo di nuova ” ricerca ” offre un bacino di utenza senza precedenti.
Secondo un report di MIT Technology Review Apple sta creando un Research Kit che permette agli utenti di fornire il proprio DNA ai ricercatori, fornendo un piccolo raccoglitore di saliva con delle sostanze conservanti che permetteranno agli utenti di inviarlo direttamente ai laboratori per l’analisi. In questo modo il proprio patrimonio genetico andrebbe a completare il quadro delle informazioni personali che vengono mandate al piano di Research Kit attraverso il proprio iPhone.
Il tutto, al fine di analizzare e studiare, attraverso un campione utenti senza precedenti, la nature di diverse malattie, morti e mutazioni genetiche.Nonostante non ci sia nulla di confermato, questa notizia ha scosso molto l’opinione pubblica riguardo i pro e i contro di tale attività.
E voi?! Sareste disposti a dare il vostro DNA per il bene della medicina?!