Tecnicamente Google Street View ha sempre fatto parte dell’app di Google Maps su Android e su iOS, anche se in realtà, stiamo parlando naturalmente di Android, si trattava di un APK differente.
Da poche ore tutto questo dovrebbe cambiare completamente, dopo il cospicuo aggioramento apportato alla versione 2.0 di Google Street View.
Infatti, Google Street View dovrebbe diventare un’app standalone, con le sue proprie distinte caratteristiche e funzionalità, presente nell’elenco delle app e in home page come icona o widget.
L’introduzione di una nuova icona, grazie anche al revamping del logo di Google che ha già interessato anche altre icone, funzionalità rinnovate e, in special modo, l’indipendenza completa da Google Maps contraddiscono il rilascio, avvenuto l’altroieri per Android e ieri sera per iOS, di Google Street View.
Vi sono molte cose da dire a questo proposito e quindi approfondiamo il discorso su Google Street View.
Probabilmente qualcuno si potrebbe ricordare che Mountain View aveva fatto più di un accenno, durante la conferenza Google I/O, tenutasi a San Francisco nello scorso mese di maggio, a proposito di “camera rig sferici”: la nuova app Google Street View è predisposta per il collegamento con una telecamera sferica.
La telecamera sferica non è certo, per ora, un’opzione molto diffusa, ma diamo tempo al tempo e non preoccupiamoci di questo.
Infatti si può anche utilizzare l’app per creare e caricare fotosfere con il vecchio sistema, con uno smartphone dotato di un giroscopio integrato, per poter impiegare questa funzionalità.
L’app stessa tenta di coprire tutto il contenuto della foto a 360 gradi che è disponibile sulle mappe, incluso il materiale ordinario di Street View (definito proprio appunto come Google Maps), che ovviamente è essenzialmente simile alla fotosfera di un utente.
È possibile effettuare un ingrandimento della mappa per poter essere in grado di vedere le località e i punti d’interesse che sono continuamente filtrati, oppure è anche possibile sfogliare le schede che sono poste sul fondo dello schermo.
Su uno smartphone la modalità di visualizzazione di tale schede pare abbastanza scomoda, ma probabilmente su un tablet o su un phablet la qualità dovrebbe migliorare non poco.
L’interfaccia utente ha ricevuto alcune piccole modifiche, ma i cambiamenti importanti stanno dentro la nuova app, già scaricabile sul Play Store e sull’App Store.
