Gli iPhone del futuro sbloccati col pensiero?

La configurazione di Touch ID ha reso la possibilità di sbloccare il proprio iPhone in modo più sicuro e veloce che mai, ma in realtà ci sarebbe una modalità ancora più sicura dell’utilizzo delle impronte digitali: le onde cerebrali.

BCBL - Donostia-San Sebastián - Spagna
BCBL – Donostia-San Sebastián – Spagna

Non si tratta di fantascienza: questa è l’opinione, raccolta dalla rivista online Mac Cult, di Blair Armstrong, ricercatore statunitense in neuroscienze  presso il BCBL (Centro basco di cognitività, mente e linguaggio) di Donostia-San Sebastián in Spagna.

Lo studioso americano ritiene che un giorno il modello più sicuro di tecnologia biometrica potrebbe essere costituito dalla misurazione della risposta data a diversi stimoli vocali, come parole o acronimi, dagli impulsi cerebrali di singoli utenti di dispositivi tecnologici.

iPhone-onde-cerebrali

Armstrong ha scoperto che le risposte cerebrali durante la letture di diverse parole dei partecipanti ad alcuni esperimenti da lui condotti varia considerevolmente da persona a persona. L’esperimento è stato condotto su 45 volontari che hanno letto una lista di 75 acronimi includendo termini come FBI e DVD.Sebbene la ricerca abbia dimostrato che questo tipo di riconoscimento ha solo un’accuratezza di circa il 94 per cento, si tratterebbe comunque di un inizio incoraggiante che in futuro potrebbe rendere molto più difficile per i malintenzionati forzare i prossimi sistemi di sicurezza.

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Certo, è altamente improbabile che la prossima generazione di iPhone si possa avvalere di questa tecnologia, questo non solo perché ci sia da migliorare la precisione dell’esperimento, ma anche perché per identificare i segnali provenienti dal cervello occorre introdurre dei micro elettrodi nel cuoio capelluto e Apple non sarebbe sicuramente disposta a sottoporre i propri clienti a questa procedura.

Fino a quando i metodi di lettura delle onde cerebrali saranno tutto meno che invasivi ci si dovrà accontentare dei sensori Touch ID che a quanto pare saranno ulteriormente implementati nel nuovo iPhone 6s in uscita il prossimo autunno.