Darkroom 2.0 per iOS

Quando Darkroom 1.0 fu rilasciato, all’inizio dell’anno, divenne subito una specie di oggetto di culto nell’App Store, grazie anche al sostegno di Apple.

Darkroom 2.0
Darkroom 2.0

L’app fotografica riprendeva la semplicità di applicazioni come VSCO Cam integrandola con funzionalità sofisticate come l’aggiustamento delle curve, la cronologia infinita e i filtri DIY, senza peraltro confondere troppo le idee agli utenti.

Darkroom 2.0, uscito ieri,  è riuscito ancora a migliorarsi rendendo questa nuova versione uno dei migliori photo editor disponibili per iOS.

Darkroom 2.0 esce con almeno 14 nuove funzionalità, tra cui uno strumento per la tonalità, uno per il colore (per colorare le ombre e i punti luce nelle foto) un sistema di archiviazione rinnovato e la possibilità di regolare l’intensità dei filtri.

Un’altra grande innovazione in Darkroom 2.0 riguarda la sua incredibile velocità. È infatti possibile aprire l’app, scegliere una foto, applicare un filtro, ritagliare un quadrato per Instagram e salvare la foto in non più di 5 secondi.

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Non c’è inoltre necessità di importare le foto che si intendono modificare, come accade ancora con altre app di fotoritocco. Una volta aperta, Darkroom conduce direttamente nel Camera Roll. Certo, può essere un po’ disorientante se si tende a fotografare molto, e per questa ragione Darkroom 2.0 ha una sezione dell’archivio per i “preferiti” che usa essenzialmente lo stesso sistema tap-to-heart impiegato nell’app Foto di iOS.

Quando Darkroom 1.0 fu lanciato, lo scorso  mese di febbraio, gli sviluppatori avevano già espresso il desiderio di creare una community fondata sulla creazione di filtri. Essi volevano che gli utenti condividessero i filtri da loro stessi creati per poi integrare nell’app uno store in cui i filtri approvati da Darkroom avrebbero potuto essere acquistati.

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Nella nuova versione queste funzionalità stanno cominciando a essere poste in essere. Se si fa un tap su un filtro che si è creato, viene offerta la possibilità di condividerlo. L’app aggiunge un codice QR alla foto di scelta dall’utente e viene data la possibilità di postarla su Twitter, Facebook, o Instagram.

Per installare il filtro gli utenti fanno uno screenshot della foto e del codice QR e il filtro viene automaticamente installato alla successiva riapertura di Darkroom. Il processo è un po’ complicato, ma efficace.

Il lato positivo è che Darkroom può anche linkare i filtri all’account di Instagram di chi li ha creati. In questo modo, ogni volta che qualcuno usa quel filtro, ha la possibilità di osservare il profilo di Instagram del creatore del filtro.

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Il nuovissimo store dell’app è la sezione in cui si possono acquistare pacchetti di filtri premium e selezioni da parte degli sviluppatori, come pure la rubrica settimanale”How To”: una sorta di tutorial a puntate sull’utilizzo di Darkroom (e sulla fotografia in generale). In futuro Darkroom potrebbe anche pemettere la condivisione dei file senza costringere gli utenti a uscire dall’app.

L’app è scaricabile gratuitamente sull’Ap Store, ma la maggior parte delle funzionalità richiede l’acquisto in appa a 3,99 euro.

Fonte | medium.com/the-bergen-company

‎Darkroom: Photo & Video Editor
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